Bevande solubili: cosa sono e quali vantaggi offrono

Facili da preparare e in grado di soddisfare ogni genere di palato, le bevande solubili stanno acquisendo una popolarità sempre maggiore, grazie all’ampia varietà di prodotti presenti sul mercato. Ma cosa si intende per “bevande solubili”? Vediamo, di seguito, quali sono le caratteristiche di questi prodotti e quali vantaggi offrono rispetto ai prodotti più tradizionali.

Un’alternativa ai drink tradizionali

Il successo dei prodotti solubili è dovuto principalmente alla loro praticità, grazie alla quale sono divenute una buona alternativa alle bevande tradizionali, dal caffè al tè, passando per le tisane e gli infusi; anche queste ultime sono ormai piuttosto comuni anche in versione solubile, assieme ad altre meno convenzionali, come ad esempio la cioccolata calda, la crema di nocciola, caffè all’orzo o al ginseng, il latte di mandorla, i drink alla frutta e ai cereali, le tisane e gli integratori energetici (anche alcuni lassativi possono essere assunti in soluzione). Poiché richiedono un tempo di preparazione estremamente ridotto, le bevande solubili sono spesso una soluzione vantaggiosa per chi non ha più di qualche minuto libero ma, al contempo, non vuole rinunciare alla sua bevanda preferita.

Le caratteristiche delle bevande solubili

A differenza di quanto si possa pensare, il termine bevande solubili è piuttosto generico, ed identifica una gamma di prodotti realizzati per mezzo di processi produttivi differenti. In commercio è possibile reperire tre tipologie di bevande solubili: liofilizzati, agglomerati e spray. L’aspetto finale del prodotto è sempre lo stesso (in polvere o granulato) ma è necessario sottolineare una sostanziale differenza; le bevande ottenute per mezzo del processo di liofilizzazione sono lavorate a freddo; ciò vuol dire che si tratta di prodotti di qualità superiore, mentre gli agglomerati sono ottenuti per mezzo di un procedimento a caldo. Le bevande liofilizzate sono quindi preferibili anche perché, grazie alla lavorazione a freddo, si sciolgono più facilmente a contatto con l’acqua calda, mentre i solubili prodotti al caldo tendono a sciogliersi in maniera meno omogenea. Pertanto, al momento dell’acquisto è bene controllare con attenzione le diciture in etichetta.

Vantaggi

Come già accennato, il principale vantaggio offerto dalle bevande solubili è quello della praticità: non serve armare una moka o filtrare un infuso per ottenere il drink che si desidera in pochi minuti. Basta far bollire una tazza d’acqua calda (in alcuni casi non serve neanche questo passaggio) per sciogliere la polvere o il granulato della bevanda; inoltre è possibile regolare l’intensità della stessa in maniera molto più semplice, calibrando le proporzioni tra dosi di acqua e di prodotto in base al proprio gusto personale. Si può, ad esempio, preparare un caffè più intenso o più lungo, aggiungendo acqua o utilizzando una quantità limitata di solubile. Inoltre, le bevande di questo tipo possono essere conservate a lungo, anche dopo l’apertura della confezione.

Altro aspetto positivo è l’ampia scelta: in commercio si possono reperire prodotti di ogni genere, in vendita nei supermercati, nei negozi di alimentari e anche online; numerosi portali specializzati, come ad esempio Toro Caffè, offrono un ampio catalogo di bevande solubili, in vari formati di peso e corredati di schede informative: in tal modo, l’utente può controllare l’elenco degli ingredienti, per verificare l’eventuale presenza di allergeni.

Le bevande solubili fanno male?

In questo caso, prendiamo in considerazione il caffè solubile che è sicuramente una delle bevande più consumate da noi italiani. Se, come abbiamo visto, sono molti i punti a favore delle bevande solubili, esistono, come per ogni cosa, anche aspetti che bisogna approfondire meglio, prima di ricorrere a queste bevande. Ad esempio, oltre alla presenza di elementi che potrebbero innescare reazioni legate ad intolleranze o allergie (come ad esempio gli emulsionanti, il glutine o il lattosio), le bevande solubili potrebbero far storcere il naso ai puristi che prediligono il caffè con la moka o gli infusi al naturale; in tal caso, si tratta di gusti e preferenze strettamente personali, dal momento che i solubili di qualità presentano caratteristiche nutritive ed organolettiche molto simili a quelli dei corrispettivi ‘naturali’. Il caffè solubile, sebbene condivida i benefici del caffè in grani, presenta una differenza nella concentrazione dell’acrilammide a causa del processo di disidratazione ad alte temperature. L’acrilammide, una sostanza potenzialmente cancerogena, si genera quando alimenti contenenti amido sono esposti a temperature elevate sopra i 120°C, come confermato dall’Iarc dell’Oms.

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