Una carriera nel campo della logistica potrebbe essere una grande occasione oggi, un periodo in cui le spedizioni stanno avendo un boom grazie all’incremento degli acquisti online. Tra tutte le aziende presenti sul mercato, una delle più solide a livello globale è DHL, compagnia di origine tedesca che è diventato un vero e proprio colosso nel campo dei trasporti.
DHL gestisce ogni giorno, nel nostro Paese, centinaia di migliaia di spedizioni di ogni tipo, e proprio per questo rappresenta una perfetta occasione di lavoro. Data la mole di lavoro, infatti, l’azienda ricerca spesso nuovi dipendenti, sia nel reparto dei conducenti e corrieri, sia in altri ambiti amministrativi. Ecco tutto quello che c’è da sapere per provare a lavorare per DHL.
Come lavorare per DHL: posizioni e candidatura
Il modo migliore per mandare la propria candidatura a DHL è connettersi al portale ufficiale che l’azienda ha dedicato all’assunzione del proprio personale. Il sito è molto ben strutturato e accoglie il visitatore con una pagina in cui vengono indicati i vantaggi di una carriera in DHL e l’approccio che l’azienda ha verso i suoi lavoratori.
Stipendi e opinioni del lavoro da DHL
Il tipo di retribuzione dipende molto dal ruolo svolto all’interno dell’azienda. In generale, lo stipendio medio mensile in DHL può variare da circa 500€ per un lavoro da stagista o spedizioniere, fino a circa 1.600€ per chi lavora nel reparto vendite o in ruoli amministrativi.
Le opinioni degli ex dipendenti sono piuttosto positive. La maggior parte, infatti, indica DHL come un’azienda seria, puntuale nei pagamenti e generalmente rispettosa dei suoi dipendenti. Non a caso, DHL viene premiata con per la sua cultura aziendale verso il lavoratore, con riconoscimenti come il Premio Great Place To Work e il Premio Top Employers Institute. Secondo le oltre 4 mila recensioni di dipendenti, riportate in forma anonima, DHL Express ha ottenuto una valutazione complessiva di 3,9 su 5. Il 77% dei dipendenti raccomanderebbe l’azienda a un amico e il 69% prevede risultati positivi per il futuro dell’azienda. Tuttavia, negli ultimi dodici mesi la valutazione è peggiorata del -2%.
