Quante volte avrete fatto una ricerca su Google con la speranza che nessuno la rintracciasse? Sicuramente sarà capitato a tutti, e, forse non tutti sanno che è possibile navigare sul web e visitare siti internet in incognito, cioè senza lasciare tracce. O meglio, è giusto ricordare che la privacy sulla ricerca fatta non è esclusivamente totale, ma la navigazione in incognito è molto utile per mascherare le ricerche e nascondere quasi ogni traccia. In questo modo, la nostra cronologia non viene salvata e, una volta chiuse le schede, scompare quasi ogni traccia delle schede aperte e dei siti visitati.
Cosa vuol dire navigare in incognito
Attivando la “navigazione in incognito” si da vita a una navigazione privata messa a disposizione dal proprio portale web. Questa, pur permettendo di consultare pagine su internet, fa in modo che le attività ricercate non vengano salvate. Stesso discorso per i cookie che non vengono salvati e archiviati ma possono comunque esser raccolti. Ma, come anticipato, anche utilizzando questa navigazione, ricordiamo che qualche traccia della navigazione rimane sempre.
Quali sono le tracce che rimangono anche navigando in incognito
Anche utilizzando la navigazione in incognito, ricordiamo che i siti web visitati possono vedere la cronologia del pc che l’ha visitato, così come i cookie e la cache. Inoltre, l’indirizzo IP non viene nascosto, quindi la posizione è sempre e comunque rintracciabile.
Come navigare in incognito
Navigare in incognito è semplice, basta conoscere il proprio motore di ricerca e i tassi da utilizzare.
- su Google Chrome, ci sono due diverse modalità: selezionare Nuova finestra di navigazione in incognito dal menù oppure digitare contemporaneamente i tasti Ctrl + Shift + N attraverso i tasti su Windows
- Sul Mac: bisognerà cliccare contemporaneamente sui stai cmd + shift + n
