Tempeh: ecco che cos’è e come si cucina

Se amate la cucina asiatica sicuramente ne avrete già sentito parlare: il tempeh, infatti, è una delle sue pietanze più amate. Tipico della zona del sud-est dell’Asia, questo prodotto viene chiamato anche “carne di soia” e viene ricavato proprio dalla soia fermentata. Nutriente e digeribile, il tempeh di trova facilmente nel banco frigo dei supermercati più forniti, oppure in negozi specializzati in alimentazione biologica. Caratterizzato dalla sua forma a bauletto, è un alimento che si presta a tante preparazioni diverse e che può dare carattere a ricette di ogni tipo. Scopriamo insieme come si prepara il tempeh fatto in casa, e qualche ricetta deliziosa per gustarlo.

Tempeh come si cucina

Come abbiamo accennato nell’introduzione, il tempeh è un alimento molto versatile, che si presta a tante preparazioni diverse. La tradizione asiatica lo vuole cotto al vapore, in modo che mantenga il suo sapore inalterato, ma può essere preparato anche al forno, in padella o grigliato. Qualsiasi tipo di cottura si scelga, una volta pronto il tempeh va fatto raffreddare per qualche minuto, e intanto tamponato con della carta assorbente per eliminare l’eccesso di acqua. Una volta freddo, è bene far marinare l’alimento in salsa di soia per un sapore ancora più unico, e poi a secondo della ricetta scelta si può servire sia tagliato a fette sia tagliando a dadini.

Tempeh ricette: ecco le più gustose

Il tempeh è tipico della gastronomia asiatica, ma essendo a base di soia è un prodotto che è diventato un vero e proprio pilastro della cucina vegana. Proprio per questo, sono nate tantissime varianti gustose per utilizzare il tampeh in diversi tipi di ricette. Una delle preparazioni più usate dai vegani, per esempio, è il tempeh alle mandorle con il riso, una valida alternativa al classico pollo alle mandorle. In questo caso il nostro prodotto, una volta cotto, deve essere tagliato a dadini e lasciato macinare in salsa di soia abbondante, per almeno mezz’ora. Passato il tempo, bisogna farli saltare in padella con olio e porri, e quando è ben dorato bisogna aggiungere le mandorle (tostate in precedenza) l’amido di mais e un goccio d’acqua, per poi far rosolare tutto un paio di minuti.

Un altro grande classico della cucina vegana è il ragù di tempeh. Per prepararlo, il prodotto si soffrigge in padella con cipolla, carote e sedano, sfumando con un filo di vino bianco. Una volta che l’alcol sarà tutto evaporato, si aggiunge la passata di pomodoro e si lascia cuocere per circa 30 minuti.

Essendo considerato un ottimo sostituto della carne, il tempeh si presta anche per essere protagonisti di secondi piatti. Un modo particolare di prepararlo, per esempio, è come spezzatino accompagnato da vari tipi di verdure. Si inseriscono in una padella porro, patate e carote a rondelle, si fa rosolare il tutto e poi si aggiunge acqua, portandola a ebollizione. A questo punto si inseriscono il tempeh tagliato a dadini e la polpa di pomodoro, per poi far cucinare tutto per 20 minuti a fiamma bassa.

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