Cardiopatie Congenite, in epoca Covid resta fondamentale la prevenzione e lo screening pre natale

Per la Giornata Mondiale delle Cardiopatie Congenite il 14 febbraio, la Società Italiana di Neonatologia (SIN) supporta i futuri genitori. Oggi viviamo in un’epoca in cui la paura e il terrore del Covid 19 la fanno da padrone. Tuttavia esistono varie strutture che riescono a garantire la prevenzione di queste e altre patologie. Nello specifico, esami fetali di primo e terzo livello, più approfondito, sono tutt’oggi le cure migliori. In caso non si possa intervenire già prima della nascita, l’analisi preventiva e post natale per i piccoli neonati garantiscono comunque una qualità di vita ottimale. Finanche la completa guarigione a volte.

Cosa sono le Cardiopatie Congenite?

Le Cardiopatie Congenite sono patologie caratterizzate da una anomalia del cuore e/o dei grandi vasi. Sono visibili in utero o post nascita. Il rischio comunque è alto. Rappresentano una percentuale del 4% di decessi per i neonati.

Prevenire è meglio

Prevenire, si sa, è sempre meglio che curare. E verificare prima queste malformazioni è sempre meglio. Una futura mamma, dovrebbe fare esami specifici mirati. Meglio anche se fa, sempre preventivamente, una dieta con acido folico già 3 mesi prima del concepimento. Ovviamente anche adottare anche uno stile di vita tranquillo e adeguato non è mai sbagliato. Eliminando ogni eccesso o sostanza che possa far male al neonato. Fattori genetici o esterni rappresentano le principali cause di Cardiologie Congenite. Ma la ricerca in tal senso è ancora “aperta”.

L’importanza della mamma

Spesso non esistono specifiche cure per i primi giorni di vita per un neonato affetto da CC. La vicinanza della mamma e l’allattamento rappresentano, da sempre, le medicine migliori in tal senso. Anche per genitrice affetta da Covid 19.

Madri affette da Coronavirus, come agire?

E se la mamma è affetta da Coronavirus? In questo caso la SIN ha in un certo senso riadattato un protocollo. Scopo, quello di consentire alle neo mamme di stare vicino ai neonati, allattarli e dare loro il sostegno necessario durante il post nascita. Già dai primi giorni della diffusione del virus, la SIN, in associazione con la Commissione Allattamento, d’intesa con il Tavolo Tecnico Allattamento del Ministero della Salute (TAS) e con l’Associazione Italiana delle Banche del Latte Umano Donato (AIBLUD) ha stilato il documento “Allattamento e Infezione da SARS-CoV-2”. L’obiettivo primario è di offrire delle indicazioni specifiche per prevenire ed affrontare eventuali casi di contagio madre-neonato e per sostenere sempre l’allattamento materno. Ovviamente con la sola volontà di tutelare la relazione tra mamma–neonato, senza mai rinunciare alle norme igienico sanitarie previste per limitare la diffusione del virus

Il vaccino

Le future mamme e neo mamme potranno anche vaccinarsi contro il Coronavirus. Ovviamente, senza nuocere alla gravidanza. E’ quanto affermato dalla SIN e dalle altre società scientifiche dell’area perinatale Società Italiana di Pediatria (SIP), Società Italiana di Medicina Perinatale (SIMP), Società Italiana di Ginecologia ed Ostetricia (SIGO), Associazione Ostetrici e Ginecologi Ospedalieri Italiani (AOGOI) e Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali (SIMIT). A proposito, nel documento “COVID-19: consenso inter-societario su allattamento e vaccinazione”, leggiamo: “Come Società Italiana di Neonatologia apprezziamo molto lo sforzo fatto in questo ultimo anno, così difficile, dai nostri punti nascita” dice il Prof. Fabio Mosca, Presidente della SIN. “Nonostante la pandemia, infatti, abbiamo fatto il possibile per tutelare e garantire i diritti dei nostri neonati e delle loro famiglie, sia in termini di cura, che di assistenza e per ogni tipo di patologia, proprio come nel caso delle Cardiopatie Congenite”.

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