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La Romania sta diventando una forza enorme nel mondo, secondo i vertici degli stati più influenti. Il nostro paese è tra i primi 50 stati, in base a più criteri.
All’interno di una classifica globale, la Romania riesce a scalare 7 posizioni nella vetta degli stati più influenti a livello internazionale, secondo l’efficace rapporto del Global Soft Power Index. Questo rapporto è prodotto da Brand Finance e classifica i primi 120 paesi al mondo in termini di potere “soft”.
È definito come “la capacità di una nazione di influenzare il comportamento e le preferenze di diversi attori nell’arena internazionale attraverso l’attrazione e la persuasione piuttosto che la coercizione”. Questo potere è valutato in termini di familiarità, reputazione, influenza, affari, commercio, governance, relazioni internazionali, cultura e tradizioni, media e comunicazioni, istruzione e scienza, persone e valori.
Precedente, la classifica era guidata dalla Germania, quest’anno riuscendo a classificarsi al terzo posto. Nel 2020, il vertice è stato guidato dagli Stati Unitima la loro percezione è peggiorata nello stesso anno, probabilmente con la percezione e la risposta alla pandemia di Covid nel mezzo.
Secondo uno studio condotto nei giorni scorsi, la maggior parte dei Paesi incolpa la Russia per l’attacco all’Ucraina. Questa ricerca è stata condotta da Brand Finance prima dello scoppio della guerra.
La Romania sta diventando una forza nel mondo a seguito di un’indagine globale
Riguardo all’attuale conflitto militare in Ucraina, il 74% degli inglesi, il 67% dei tedeschi, il 63% dei brasiliani, il 60% degli americani, il 48% del popolo sudafricano e il 48% dei turchi hanno risposto che la Russia è incolpare. .
Mentre in Cina, il 52% afferma che è colpa degli Stati Uniti e solo l’11% è contro la Russia. Per quanto riguarda gli stati occidentali, il 22% degli intervistati ritiene che sia colpa degli Stati Uniti d’America. In tutti gli altri paesi in cui è stata condotta l’indagine, il giudizio sull’approvazione delle azioni russe è stato estremamente negativo.
“Questa nuova ricerca rivela quanto fortemente il modo in cui le persone in tutto il mondo vedono gli eventi attuali sia influenzato dall’accesso a varie fonti di notizie. Mentre la percezione globale della Russia è certamente peggiorata, l’impatto varia da paese a paese e i paesi in via di sviluppo sono ora più vicini allineamento con l’Occidente rispetto a prima.
India e Cina sono chiare eccezioni. Tuttavia, ciò che più sorprende è la divisione tra il pubblico americano in merito a questa guerra, rispetto alle opinioni chiare in Europa occidentale”, ha commentato David Haigh, CEO di Brand Finance.
