Trading online: è allarme truffe, ecco come trovare piattaforme legali in Italia

Nel corso degli ultimi mesi la CONSOB, ovvero l’autorità italiana che si occupa di vigilanza dei mercati finanziari, ha dichiarato una vera e propria guerra a tutti quei portali che perpetuino truffe a danno degli utenti. Una scelta necessaria, a fronte di numeri che, purtroppo, continuano ad aumentare: le ultime stime parlano infatti di una crescita di quasi il 30% delle frodi economiche attuate attraverso la rete. Per non parlare poi delle attività illecite interne al mondo del trading online: queste ultime infatti, secondo studi recenti, sarebbero cresciute addirittura del 280% e sarebbero destinate a mantenersi costanti per tutto il 2021 e il 2022.

In molti casi però, per fortuna, è possibile individuare una realtà potenzialmente pericolosa prima di subire ogni genere di raggiro: l’importante, in questo senso, è prestare attenzione a tutta una serie di particolari prima di iniziare a investire, in maniera tale da non rischiare di incappare in sorprese sgradevoli. Innanzitutto, è fondamentale affidarsi ad intermediari certificati e regolamentati dalle autorità competenti. A questo proposito per conoscere le piattaforme di trading legali in Italia si consiglia di consultare la guida messa a disposizione dal portale e-conomy.it, che ne offre una recensione chiara e dettagliata

Come individuare una truffa online

Iniziamo col dire che, quando si parla di truffa online, non è detto che si parli necessariamente di un furto a danno dell’utente: in molti casi infatti i siti illegali tendono a fare attività di phishing, ovvero di una sottrazione di dati sensibili (come, per esempio una email o un numero di telefono) che ha come obiettivo lo spam. Va però sottolineato come in certi casi anche il phishing possa portare a rapine vere e proprie: basti pensare ai casi in cui l’utente lasci dati relativi alla propria carta di credito, al proprio conto corrente ecc.

Ecco dunque spiegato come mai sia importantissimo imparare a tutelarsi ancora prima di iscriversi a una piattaforma potenzialmente pericolosa. Da questo punto di vista la prima cosa da fare è ricorrere al buon senso e analizzare la comunicazione perpetrata dal sito in questione: spesso infatti, chiunque prometta guadagni da record senza fatica e, più in generale, chiunque propini promesse irrealizzabili, non è sincero. Il suggerimento è dunque tenersi lontani da tutti quei siti che utilizzino una comunicazione persuasiva non trasparente: una buona strategia per evitare di trovarsi in situazioni sgradevoli, se non addirittura pericolose.

Come scegliere le piattaforme legali

C’è poi un altro elemento che consente all’utente di scegliere in maniera molto rapida e semplice una piattaforma di trading online che sia certificata ed affidabile. Il suggerimento in tal senso consiste semplicemente nel tenere d’occhio le licenze: i broker legali infatti sono sempre dotati di una licenza, ovvero di un attestato che certifichi le diverse operazioni disponibili. Un broker dotato di licenza viene costantemente vagliato da un ente di riferimento e dunque può essere ritenuti assolutamente sicuro.

In questo momento storico esistono diverse licenze a disposizione delle piattaforme: in Italia, ad esempio, una delle licenze più diffuse è quella rilasciata dalla CONSOB, che ha validità sul suolo nazionale. Un’altra licenza molto diffusa è la CySec: quest’ultima viene rilasciata dall’autorità di Cipro, ma ha validità all’interno di tutto il territorio dell’Unione Europea. Tutte le piattaforme più importanti sono dotate di almeno una licenza (se non di più): è il caso di Plus500, una realtà nota per la totale assenza di commissioni, ma anche di IQ Option, che permette di investire depositando appena 10 euro. E, ancora, è il caso di eToro, un broker esploso grazie a modalità operative quali il Social Trading e il Copy Trading.

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