Se hai la passione per la scrittura e ami raccontare fatti di cronaca ed eventi, potresti valutare l’opzione di diventare un giornalista. È una carriera impegnativa ma gratificante. Ma come si fa a diventare giornalisti? Cosa bisogna studiare? E quali sono i requisiti necessari per praticare questa professione? Il mestiere del giornalista pubblicista sta attraversando una fase di profonda trasformazione con l’avvento del web e la diffusione sempre maggiore delle testate online. Ecco alcuni suggerimenti su come intraprendere questa carriera e diventare un giornalista pubblicista, il primo passo per entrare in questo settore in evoluzione.
Come fare per prendere il tesserino come pubblicista
Secondo l’articolo 45 della legge 03/02/1963, n.69 è vietato assumere il titolo o svolgere le funzioni di giornalista senza essere iscritto all’Albo professionale. L’appartenenza all’Ordine dei Giornalisti viene conferita dal Consiglio Territoriale competente che avvia la procedura di iscrizione e riconosce lo status professionale a coloro che ne fanno richiesta. È poi giusto ricordare che esistono due differenti tipologie di grionalisti:
- i professionisti sono coloro che svolgono in modo esclusivo e continuativo l’attività giornalistica
- i pubblicisti sono coloro che svolgono contemporaneamente altre professioni oltre a quella di giornalista
Come diventare un giornalista pubblicista
Visto che, obbligatoriamente per diventare un giornalista professionista è necessario essere prima pubblicista, vediamo insieme come fare per diventarlo. Il giornalista pubblicista, a differenza del giornalista professionista, può svolgere questa attività anche se esercita altre professioni. Contrariamente al passato, al momento non è richiesto superare alcun esame per l’iscrizione all’albo dei giornalisti pubblicisti ma è necessario possedere:
- possedere la cittadinanza italiana
- non avere precedenti penali
- aver versato la tassa di concessione governativa
In più, bisogna presentare i seguenti documenti:
- Domanda di iscrizione (con marca da bollo da 16,00 euro) al Consiglio dell’Ordine dei giornalisti della regione di residenza specificando gli ultimi due anni di collaborazioni giornalistiche
- Una dichiarazione del direttore responsabile della testata giornalistica per cui si è lavorato
- Elenco degli articoli scritti e firmati negli ultimi due anni. Gli articoli da presentare devono essere minimo 70.
- Copia delle ricevute dei compensi percepiti per la stesura degli articoli