Ti piace stare in solitudine? Significato e consigli dello psicologo

La specie umana deve buona parte del proprio successo alla capacità di sviluppare relazioni sociali di livello superiore, in quanto risulta essere una prerogativa non applicata solo dalla nostra speciee, ma che è sicuramente una delle motivazioni che ha portato la specie Homo Sapiens Sapiens ad essere quella dominante. In qualsiasi cultura, la capacità di ottenere un successo sociale ed il saper vivere in un contesto condiviso con i propri simili diventa qualcosa di non solo importante ma una vera e propria ambizione, seppur ad una larga percentuale della popolazione piace stare in solutidine volontariamente. Se Ti piace stare in solitudine, questo potrebbe non risultare in qualcosa di “sbagliato”, anche se molte culture fanno “pesare” questo atteggiamento.

Dal punto di vista psicologico questo può avere molti risvolti e significati diffusi, a seconda del singolo soggetto, ma che non necessariamente “nasconde una problematica”.

Cosa significa, secondo l’esperto, se risulta essere la solitudine una delle principali condizioni sociali  su base volontaria?

Ti piace stare in solitudine? Cosa significa secondo la psicologia

Ti piace stare in solitudine? Significato e consigli dello psicologo插图

In linea molto generica, ottenere successo significa anche renderlo presente in modo più o meno diretto alle persone che ci circondano. Se la solitudine come ogni altra forma di comportamento non costituisce una “costrizione mentale” ossia una forma di mancata volontà, può anche evidenziare una certa personalità di tipo “umile” che non vuole per forza relazionarsi ad un contesto condiviso.

La cosiddetta introversione  viene vista anche una metodologia per trovare il proprio equilibrio ma è anche appannaggio comune delle personalità più profonde e creative. Non a caso spesso le forme di individui che sono considerabili anche dagli altri come sensibili, necessitano di fasi temporali in cui sono quasi obbligati a stare un po’ da soli.

Spesso coloro che amano la solitudine preferiscono la propria ed unica compagnia per migliorarsi ulteriormente anche se è indubbio costatare che nonostante la maggior sensibilità comune a questi temi e condizioni, la società “media” non vede di buon occhio chi non si relazione con costanza con il contesto sociale, condizione che può far anche iniziare a dubitare sulla “normalità” di questa volontà.

E’ bene distinguere il “sentirsi soli” nel senso di scelta, e di percepirsi come soli, che invece può corrispondere a qualcosa di non voluto, ma una forma di “unica via” per vivere. Molti studi indicano che circa il 25 % della popolazione che non ha difficoltà sociali a cadenza regolare ha il desiderio di ritagliarsi momenti specifici della giornata di solitudine.

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