Gatto nero e sfortuna: perchè si dice questo

I gatti sono animali dolci e affettuosi, nonostante il loro animo selvaggio e la loro continua ricerca di indipendenza e libertà. Sono veramente molte le credenze popolari legate a questi felini, ma ce ne è una che è molto diffusa, purtroppo, ed è legata al colore del loro pelo. Chi non hai mai sentito dire che il gatto nero porti sfortuna? Che ti attraversi la strada o che compaia in un sogno sembra che il destino della persona in questione sia ormai segnata da anni di disgrazie. Ovviamente, si tratta di una credenza popolare, ma scopriamo qualcosa in più sull’argomento.

Gatto nero e sfortuna: che legame c’è?

Ovviamente nessuno, quindi partiamo dal presupposto che un gatto nero non è assolutamente portatore di disgrazia, ma cerchiamo di capire il perchè di questo assurdo legame. Il tutto è riconducile al colore del manto, il nero appunto, da sempre collegato al malumore e al lutto. Il gatto, altresì è spesso associato al diavolo e alla stregoneria, ed ecco che questa combo (gatto+nero) viene associato a sfortuna o presagi negativi.

Credenza popolare sul gatto nero

La credenza popolare secondo cui il gatto nero porti sfortuna risale al Medioevo. A quell’epoca, la figura del gatto nero era considerata diabolica, in quanto fedele alleato delle streghe e, di conseguenza, associato all’inferno e al lutto.

In Italia si celebra il Gatto Nero Day

Nel nostro paese, si stima che a causa di questa assurda credenza popolare ogni anno vengano uccisi moltissimi gatti neri. Secondo alcuni, questi vengono soppressi sia per allontanare le disgrazie ma anche sacrificati in riti satanici. Ecco perchè, l’associazione animalista Aida&A ha indetto il Gatto nero day che si celebra ogni anno il 17 novembre.

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