Raffaella Fenoglio è autrice di Tre civette sul comò, il primo foodblog con l’IG al minimo; è socia AIFB (Associazione Italiana Foodblogger).
Ligure con radici piemontesi, è una cuoca curiosa alle prese con tastiera e macchina fotografica.
Ama le cantine, le osterie e tutti i locali dove la genuinità degli ingredienti e la ricerca della tradizione conta di più dell’impiattamento.
Va matta per la pizza, il vino rosso e per il caffè senza zucchero. Odia la pasta al sugo, non parlatele di microonde e pentola a pressione.
Tra i suoi libri Pan e Pumata e la favola Storia degli strani animali (Edizioni Zem), il fantasy Gala Cox (Fanucci Editore), Un tè con Mr. Darcy (Ultra edizioni) e Abbasso l’indice glicemico! 54 ricette con l’IG al minimo edito da Terra Nuova.
Dopo averci “regalato” la ricetta del Potage bruno d’inverno, oggi ci delizia con una preparazione tratta dal libro Pan e pumata: la stroscia di farina d’orzo.
La ricetta della stroscia alla farina d’orzo
La stroscia è un’antica ricetta del ponente ligure, ovvero di Pietrabruna, un piccolo paesino dell’entroterra in provincia di Imperia.
Ingredienti
250 g farina di orzo integrale
50 g zucchero di canna + 2 cucchiai per la decorazione
70 ml di vino bianco dolce
70 ml di olio
50 gr granella di nocciola
Semi di finocchio
Sale
Cottura
20/25 minuti
180 gradi
Preparazione
Mescolate gli ingredienti asciutti fino a che non saranno perfettamente amalgamanti.
Quindi aggiungete quelli liquidi. Formate una palla di impasto e stendetela col mattarello fra due strati di carta forno.
Cospargete di semi di finocchio e di un cucchiaio di zucchero di canna.
Datele una forma geometrica e cuocetela in forno per 20/25 minuti fino a che non sarà dorata. I tempi di cottura dipendono dallo spessore del “biscotto”.