Quattordicesima in busta paga, come è tassato il premio feriale?

Quattordicesima in busta paga: ecco quando arrivano gli accrediti e come viene tassato il premio retributivo feriale. Facciamo chiarezza.

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quattordicesima in busta paga luglio – Ecodellalombardia.com

Com’è noto, per i dipendenti che godono di regolare busta paga, esistono alcuni compensi, i quali si vanno ad aggiungere alle dodici mensilità annuali. Nella categoria, oltre alla tredicesima, deve essere annoverato anche il cosiddetto premio feriale, ovvero la quattordicesima, contemplato da alcuni contratti collettivi. Tra le domande che molti si pongono al riguardo, c’è anche quella sua tassazione. Andiamo quindi a vedere più da vicino la questione per cercare di chiarirla al meglio.

Quattordicesima per i dipendenti: a quanto ammonta?

Il contratto collettivo di alcune categorie di dipendenti prevede la corresponsione da parte del datore di lavoro di una ulteriore mensilità alle dodici annuali e alla tredicesima che viene erogata alla fine di ogni anno. Stiamo parlando della quattordicesima, noto anche come premio feriale, la cui entità viene formata su base percentuale rispetto alla retribuzione mensile e indicata espressamente sul Contratto Collettivo Nazionale di lavoro (CCNL).
Ove tale indicazione venga a mancare, però, ci sono delle regole da applicare per stabilire il suo ammontare.

In base ad esse, vanno cioè presi in considerazione gli elementi di natura retributiva obbligatoria con l’eccezione degli straordinari, degli assegni familiari e delle maggiorazioni, nel periodo che va dal 1° luglio al 30 giugno. Gli importi maturati durante questa finestra, andranno anche a concorrere alla formazione del reddito imponibile contributivo e ciò vuol dire che anche la quattordicesima è necessario versare contributi che, per il 2023 ammontano al 2% sino a 35mila euro e al 3% sino a 25mila.

Come viene tassata la quattordicesima?

Anche la quattordicesima, come del resto accade per la tredicesima, è soggetta ad una notevole decurtazione in sede di tassazione. Si tratta di una conseguenza del fatto che diversamente da quanto previsto per la retribuzione mensile in questo caso non sono applicate le detrazioni che esistono per il lavoro dipendente e per i familiari a carico. Ne consegue che, all’atto pratico, sulla quattordicesima viene ad essere applicata una vigorosa sforbiciata da parte dell’erario.

In pratica, l’imposta lorda corrispondente viene ad essere applicata sull’intero importo maturato, senza alcuna possibilità di sfuggire a questo sensibile taglio spiegando il suo moderato importo. A fare da base per la tassazione è il reddito presunto dell’interessato e, di conseguenza, lo scaglione di reddito in cui è inserito con la relativa quota IRPEF. Come è noto, a partire dal 2022 sono le quote in questione sono state ridotte da cinque a quattro e sono le seguenti:

  • 23% sino a 15mila euro;
  • 25% da 15.001 a 28mila euro;
  • 35% da 28.001 a 50mila euro;
  • 43% sopra i 50mila euro.

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