Aracnofobia: cos’è e come curarla

Con il termine aracnofobia si intende una paura specifica, irrazionale e, apparentemente immotivata, verso i ragni. La persona che soffre di questa fobia può affrontarla in modi diversi, a seconda del grado di intensità. C’è chi, semplicemente, non ama incontrarli e vederli, sia di persona che in televisione, a chi, invece, può avere dei veri attacchi di panico solo al pensiero di nominarli. È una fobia molto diffusa. Cerchiamo di capire qualcosa in più su questa paura e se c’è un modo per curarla.

Aracnofobia cos’è

La fobia irrazionale per i ragni è una delle più comuni ed è molto diffusa già dall’adolescenza, ma può comparire anche in età più adulta. Il significato di aracnofobia è quindi quello letterale di “avere paura dei ragni”. Tale paura colpisce prevalentemente le donne e, per alcuni scienziati, potrebbe anche essere ereditaria. Può presentarsi con vari livelli, dal semplice fastidio nel vederli fino a limitare la qualità della vita della persona.

Perché si ha paura dei ragni?

Secondo gli esperti, tutte le paure sono innate e derivanti dall’evoluzione della specie. In sintesi, a farci paura è ciò che ha spaventato i nostri antenati e che ha messo a rischio la loro sopravvivenza dell’epoca. I ragni, ad esempio, ricordiamoci che erano considerati portatori di infezioni e malattie, nonché responsabili della peste nera e, in alcuni casi del decesso di una persona.

L’aracnofobia si può curare

Sicuramente si, o meglio si può scavare affondo per comprenderne le motivazioni e superarle. Come? Con un giusto supporto psicologico, tramite sedute con uno psicologo o uno psicoterapeuta. Lo scopo di questi incontri rimane quello di capire cosa c’è dietro questa fobia, così da poter alleviarla e imparare a gestirla.

 

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