Molto spesso si tende ad associare la figura dell’agronomo con quella di agricoltore o bracciante, ma non è necessariamente così. Il settore agricolo, infatti, è una parte importante della green economy, all’interno della quale prendono parte professionisti e consulenti, con lo scopo di indirizzare le aziende del settore nel migliorare i rischi sull’impatto ambientale della produzione agricola. Quindi, se pensate o se siete semplicemente curiosi di sapere cosa fa un agronomo e come si fa a intraprendere questa professione, continuate a leggere questo articolo.
Agronomo cosa fa
L’agronomo è colui che si occupa di monitorare i rischi dell’impatto ambientale su tutto ciò che si estende nelle aziende agricole. Si occupa di elaborare piani di bonifica e di irrigazione, anche di progettare e realizzare impianti e zone verdi. Si tratta di una figura professionale molto importante, considerando che tutto ciò che finisce sulla nostra tavola parte da lì.
Cosa studiare per diventare agronomo
Ovviamente, per intraprendere questa professione è importante conoscere il settore. I corsi di laurea consigliati sono quelli in Scienze e Tecnologie Agrarie e Forestali, andando poi a specializzarsi in quello che è il settore di interesse. I campi sono veramente molti, dall’agroalimentare alle scienze zootecniche alle produzioni animali. Una volta terminato il percorso di studi si consiglia sempre di completare la formazione con dei corsi specifici e stage.
Quanto guadagna un agronomo
Come per ogni professione, lo stipendio varia in base all’esperienza lavorativa e al livello raggiunto. In media, un agronomo parte da uno stipendio base che può arrivare anche a 1.500 € al mese. Con esperienza, invece, si può arrivare anche a 3.000 € al mese, in base al ruolo che si ricopre
