SEO e e-commerce: come approcciare il posizionamento dei prodotti online

Vendere su internet non è mai stato così semplice, dice qualcuno. Eppure non c’è mai stata tanta competizione per vendere dei prodotti online. Aumentano le possibilità di farsi strada nel mondo dell’e-commerce, ma aumentano anche i competitor e la SERP di Google è un campo di battaglia. Così, accanto alle strategie di pubblicità online e offline, per ottenere un buon ritorno sull’investimento iniziale chi apre un e-commerce ha bisogno di una consulenza SEO. Di cosa si tratta?

Cos’è la SEO per e-commerce

Per chiunque lavori sul web e desideri migliorare il proprio posizionamento sui motori di ricerca, la SEO è un elemento imprescindibile della strategia di crescita. Si tratta di un insieme di operazioni che porteranno il sito web, e tutte le sue pagine, ad aumentare il livello di traffico organico in target. Fare SEO vuol dire farsi riconoscere da Google o dagli altri motori di ricerca come una fonte autorevole e rilevante di informazioni, servizi e prodotti in linea con la ricerca dell’utente. Ma quando qualcuno digita il nome di un prodotto sulla barra di ricerca, come fa Google a preferire un e-commerce a un altro nell’elenco di risultati? Gli algoritmi del motore di ricerca sono cambiati drasticamente negli ultimi 10 anni, ma rimangono immutati i due fattori principali di ranking: pertinenza e rilevanza. I risultati che vengono restituiti all’utente devono essere il più possibile pertinenti alla sua query, ma anche rilevanti in termini di informazioni e prodotti di valore che forniscono. Per questo un e-commerce ha ancor più bisogno della SEO rispetto ad altri siti web: la mole di informazioni contenute in un portale di shopping online è decisamente maggiore rispetto, per esempio, ad un blog oppure al sito di un libero professionista. Allora servono strategie mirate e su larga scala.

Alcune delle strategie messe in campo in una consulenza SEO

Quando un o una professionista ha davanti un e-commerce da ottimizzare, la prima fase è sempre quella di analisi. Come si posizionano attualmente le pagine, quanto traffico intercettano e in che misura riescono a convertirlo sono le prime domande da porsi. Una volta trovate le risposte, si passa alla strategia on-site. Una consulenza SEO può prevedere cambiamenti a livello tecnico per migliorare le performance del sito; una nuova architettura dell’informazione che risulti coerente e intuitiva per i crawler di Google e per gli utenti; una definizione delle parole chiave strategiche su cui concentrarsi. Saranno keyword di tipo commerciale e transazionale, ovvero rivolte a utenti che hanno maggiori probabilità di effettuare un acquisto. Per queste keyword verranno ottimizzate spesso le pagine di categoria, perché lavorare su centinaia o migliaia di pagine di prodotto richiederebbe molto dispendio di tempo e denaro. Per questo, almeno in una prima fase, ci si concentra sulle categorie meglio rappresentate e si ottimizzano le pagine in modo tale che portino a una conversione. Una volta posizionate quelle, tutto il sito web otterrà vantaggi in termini di autorevolezza percepita da parte di Google, e anche convertire dalle singole pagine prodotto diventerà più semplice.

È una guerra persa in partenza?

Questo potrebbe essere il pensiero di chi desidera aprire un e-commerce oggi. Con colossi dello shopping online che presidiano tutte le SERP, si potrebbe pensare che il mercato sia saturo. Ci sono almeno 3 motivi per non arrendersi:

  1. Una buona consulenza SEO può portare anche un piccolo e-commerce al di sopra dei player più importanti del mercato. Ci vuole tempo, pazienza, e soprattutto delle professioniste davvero in gamba, ma si può fare.
  2. Non tutte le nicchie di mercato sono sature. Vendere prodotti troppo generici forse non è la strategia migliore. Meglio concentrarsi su pochi prodotti o servizi, individuare i loro punti di forza e differenziarsi dai competitor.
  3. Essere in prima posizione su Google non è indispensabile. Sì, questo è forse un controsenso rispetto a quanto detto prima, ma è vero. Se ci si posiziona in prima pagina, anche se sotto i colossi dell’e-commerce, si può intercettare un pubblico più targettizzato e desideroso di convertire.

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