Riccio domestico, come prendersene cura? Costo, alimentazione, carattere

Riccio animale: ricci africani

Il riccio di terra, talvolta detto anche riccio europeo è un mammifero della famiglia Erinaceidae, che spesso viene impropriamente chiamato col nome porcospino (che invece fa riferimento all’istrice). Il riccio presenta caratteristiche morfologiche arcaiche (come la formula dentaria e la conformazione del cervello) che lo accomunano ai primi mammiferi comparsi sulla Terra al termine del Cretaceo, rispetto ai quali non si è differenziato di molto: nel corso di milioni di anni ha solamente evoluto il rivestimento di aculei che tanto lo caratterizza agli occhi dell’uomo.

Riccio africano prezzo

Un esemplare può costare dalle 70 alle 150 euro, dipende poi molto dalla colorazione che scegliamo e dal sesso.

Alimentazione riccio africano

Per la variegata dieta che assume, è un animale onnivoro. L’alimentazione del riccio si basa su invertebrati di vario tipo, su uova e nidiacei, rettili ed anfibi; non disdegna nemmeno di mangiare piccoli mammiferi, soprattutto topi, di cui è considerato un cacciatore spietato in quanto uccide gli adulti e dissotterra i nidi per nutrirsi dei piccoli.

La credenza che i ricci si nutrano prevalentemente di vipere si rivela fondata solo in casi eccezionali: l’animale non teme infatti i morsi velenosi, in quanto i denti veleniferi sono più corti degli aculei e raramente riescono a penetrare il rivestimento di peli ispidi che protegge l’animale. In caso di necessità, i ricci mangiano senza problemi anche ghiande, bacche, frutta nutrendosi in casi estremi anche di foglie. Il latte vaccino è un veleno per i ricci: non potendo digerire il lattosio, esso provoca in loro forti diarree, che conducono alla morte dell’animale.

Ricci appena nati: cuccioli di riccio

Il riccio presenta cranio allungato e con un piccolo cervello, la maggior parte del quale è addetta alla decodificazione dei segnali di natura olfattiva: il principale senso del riccio è infatti l’olfatto. Il naso è grosso, nero ed assai mobile: i canali olfattivi sono costantemente umettati da una mucosa. Anche il senso del tatto è ben sviluppato; meno importante per loro è la vista, in ogni caso i ricci sono in grado di vedere fino a 30 m di distanza di giorno e fino a 12 m di notte. Nonostante le piccole orecchie seminascoste dal pelo, i ricci sono infine in grado di udire frequenze comprese fra i 250 ed i 60.000 Hz, quindi ben dentro gli ultrasuoni: ciò aiuta l’animale nella ricerca del cibo.

I ricci presentano forti ossa mascellari ed una chiostra dentaria di 36 denti: i due lunghi denti frontali, che possono a prima vista sembrare canini, sono in realtà incisivi modificati.

Ricci domestici: carattere

Nell’antica Roma, il riccio veniva allevato per la sua carne; inoltre il pelo aculeato del dorso veniva utilizzato per cardare la lana e come componente dei frustini per spronare i cavalli e per svezzare i vitelli. Col tempo, la fitta copertura di aculei ha fatto sì che il riccio venisse accostato ai capelli, infatti le ceneri di questi animali, mischiate alla resina ed applicate sulla testa, erano ritenute erroneamente un rimedio contro la calvizie. Attualmente il riccio è una specie protetta dalle leggi italiane, pertanto non si può né cacciare, né detenere in cattività.

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