Guido Catalano legge Fiabe per Adulti Consenzienti
Lo scrittore e poeta Guido Catalano, vi invita a partecipare al gran reading di lettura online del suo libro, Fiabe per Adulti Consenzienti, nella giornata di San Valentino, domenica 14 febbraio 2021. Comodamente da casa, potrete seguire le due dirette programmate, una nel pomeriggio e una la sera, mentre lui interverrà dal Circolo Arci Bellezza di Milano.
Tutto quello che dovete fare è seguire i profili ufficiali Facebook e Instagram di Guido Catalano, per rimanere aggiornati su tutte le novità.
La prima diretta sarà su Facebook, alle ore 18:00, mentre la seconda sarà su Instagram alle ore 21:00. Naturalmente, entrambi gli appuntamenti sono gratuiti, basta avere un dispositivo smartphone ed essere registrati ai due social network.
C’erano una volta un principe azzurro che si spezzò il collo, un re che organizzò una sontuosa festa a cui non venne nessuno, una famiglia poverissima che un giorno, per vincere la fame, meditò di mangiarsi il cane. E poi un uomo che tentò di suicidarsi con riso patate e cozze, un cecchino che non voleva sparare, un gelato e un ascensore travolti da un tragico amore impossibile. Spesso la vita non somiglia alle favole: è una cosa che tutti, crescendo, devono imparare. Ma non è il caso di abbattersi, perché proprio nei momenti più disperati, quando sembra che gli orchi e i draghi abbiano vinto e non ci sia più nulla da fare, in realtà una cosa da fare c’è sempre: ci si può ridere sopra.
Chi è Guido Catalano
Nato a Torino nel 1971, Guido Catalano inizia a scrivere fin da ragazzo. A soli 17 anni ha l’occasione di scrivere i testi musicali per il leader dei Pikkia Froid, una band rock-demenziale.
Prima di diventare poeta, però, ha svolto svariati lavori: correttore di bozze per la casa editrice Einaudi, portiere di un residence e bozzettista. Nel 2000, pubblica finalmente la sua prima raccolta, I cani hanno sempre ragione. Nel 2005 apre il suo primo blog, con il quale riuscirà a riscuotere molto successo.
Nel 2016 pubblica il suo primo romanzo, D’amore si muore ma io no, parzialmente autobiografico.
