Il femminicidio Carol Maltesi è l’ennesimo dramma che coinvolge una donna. Carol, 26 anni, di origine metà italiane e metà olandesi, cresciuta nella provincia di Varese, poi trasferitasi vicino a Milano, è stata ritrovata cadavere nei giorni scorsi, a pezzi, in un dirupo della Val Camonica in Provincia di Brescia.
Carol era una giovane donna molto attiva, dedita al volontariato e alla solidarietà. Faceva la web editor per una nota rivista di moda e il suo sogno nel cassetto era quello di aprire una propria agenzia di comunicazione. Carol era anche molto legata alla sua famiglia, in particolare ai suoi nonni materni, ed era molto affezionata al suo gatto Smokey.
Il femminicidio Carol Maltesi è l’ennesimo dramma che coinvolge una donna.
Carol, 26 anni, di origine metà italiane e metà olandesi, cresciuta nella provincia di Varese, poi trasferitasi vicino a Milano, è stata ritrovata cadavere nei giorni scorsi, a pezzi, in un dirupo della Val Camonica in Provincia di Brescia. Carol era una giovane donna molto attiva, dedita al volontariato e alla solidarietà. Faceva la web editor per una nota rivista di moda e il suo sogno nel cassetto era quello di aprire una propria agenzia di comunicazione. Carol era anche molto legata alla sua famiglia, in particolare ai suoi nonni materni, ed era molto affezionata al suo gatto Smokey.
Uccisa brutalmente, Carol Maltesi lascia un vuoto incolmabile nella sua famiglia e nelle persone che la conoscevano. La sua morte è una ferita che non si rimarginerà mai. L’ennesimo femminicidio, dunque, che colpisce una donna indifesa e alla quale non era stato concesso neanche il diritto di vivere la propria vita. Vogliamo ricordarla con queste parole, Carol Maltesi: “Non importa quante volte ci cadrai, l’importante è che ti rialzi sempre”. Grazie Carol per tutto quello che hai fatto e per averci insegnato a non mollare mai.