I consumi di acqua in Italia nel 2021 e come ridurre gli sprechi

Gli ultimi eventi mondiali impongono a ognuno di noi di prestare sempre più attenzione alle nostre bollette e, di conseguenza, ai nostri consumi. Mentre alle famiglie viene richiesto di usare con parsimonia il gas e gli enti pubblici cercano di ridurre gli sprechi di elettricità, per esempio diminuendo l’illuminazione notturna dei monumenti, conviene non sottovalutare nemmeno i consumi di acqua. L’acqua è un bene prezioso, che troppo spesso diamo per scontato: forse anche per questo motivo tendiamo a utilizzarla senza prestare troppa attenzione ai consumi, sia in cucina che, soprattutto, in bagno.

I consumi degli italiani

A livello europeo, la popolazione italiana è quella che consuma la maggiore quantità di acqua potabile; in un anno ogni famiglia consuma fino a 150 metri cubi. Si stima che nel 2021 gli italiani abbiano consumato addirittura 220 litri di acqua pro capite al giorno: questo vuol dire che in una famiglia di 4 persone ogni giorno si consumano più di 800 litri. Ovviamente il dato è quello di una media nazionale, e quindi ci possono essere variazioni significative a seconda della posizione geografica. È, in ogni caso, un segnale di una consuetudine al consumo che vale la pena di modificare. Basti pensare che tra bagno e doccia si consuma quasi il 40% di acqua potabile. Ma non vanno dimenticate le lavatrici e il lavaggio delle stoviglie, così come le pulizie di casa e, soprattutto, l’acqua che viene impiegata per bagnare il giardino e le piante in generale.

Come ridurre il consumo d’acqua

Che cosa fare, dunque, per invertire la tendenza? Si potrebbe iniziare cercando di utilizzare l’acqua in modo più oculato, per esempio riducendo il tempo che si trascorre sotto la doccia. Un altro accorgimento che vale la pena di mettere in pratica, poi, è quello di ricorrere ai rubinetti a risparmio idrico, come quelli proposti da Sorelle Chiesa. Come funzionano questi dispositivi? Le soluzioni sono differenti, tra rubinetti intelligenti, miscelatori termostatici e miscelatori con comando a infrarossi. Parecchi modelli sono dotati di una cartuccia di risparmio di acqua e di risparmio di energia al proprio interno. Al primo scatto, la leva si apre e il rubinetto eroga acqua fredda in piccole quantità. Se si ruota verso sinistra la leva, l’acqua diventa calda. C’è, poi, l’eco-stop: la portata di acqua aumenta solo nel caso in cui si sollevi la leva oltre questo segnale.

Che cosa sono i rubinetti a risparmio idrico

I rubinetti a risparmio di acqua, dunque, dovrebbero entrare a far parte della nostra vita quotidiana sia per garantire all’ambiente importanti benefici, sia perché la riduzione dei consumi assicura vantaggi notevoli anche al nostro portafoglio. Si tratta di prodotti ecosostenibili che funzionano tramite la presenza di filtri rubinetti, limitatori di temperatura e limitatori di portata. In alcuni miscelatori il limitatore di temperatura è già compreso; ci sono, invece, altre soluzioni in cui il limitatore rappresenta un accessorio a parte che deve essere attivato in maniera separata.

Il miscelatore termostatico e il riduttore di flusso

Quando si parla di regolatori di flusso e di miscelatori si fa riferimento a due dispositivi diversi. Conoscere la differenza è fondamentale per capire come utilizzarli e, soprattutto, come risparmiare non solo sui consumi di acqua ma anche su quelli di energia. Il miscelatore non è altro che lo strumento attraverso il quale la temperatura dell’acqua può essere regolata. Lo scopo di un regolatore di flusso, invece, è quello di modulare la fuoriuscita di acqua lasciando inalterata l’efficienza del getto. Gli esperti raccomandano di abbinare un miscelatore termostatico a un rompigetto o a un riduttore di flusso. Con il miscelatore termostatico si ha a disposizione una comoda tecnologia energy saving, dal momento che si ha la possibilità di regolare al meglio la temperatura senza passare dall’acqua gelida a quella bollente in modo improvviso. Il riduttore di flusso serve, invece, a ridurre la quantità di acqua che esce dal rubinetto, fino addirittura al 50%, limitando il getto. Infine c’è il frangigetto, o rompigetto a seconda di come lo si voglia chiamare: è un dispositivo meccanico che miscela l’aria e l’acqua all’interno della bocca del rubinetto, su cui deve essere applicato, e riduce l’erogazione dell’acqua ma non la pressione del getto.

I rubinetti intelligenti come soluzione del futuro

I regolatori di flusso, in genere, fanno già parte della dotazione dei rubinetti di nuova generazione; in ogni caso, nulla vieta di installarli anche in rubinetti più datati, senza che questi debbano per forza essere cambiati. Nel novero dei rubinetti intelligenti, poi, occorre menzionare gli interruttori di flusso, che arrestano l’erogazione ma non cambiano la temperatura dell’acqua. Si rivelano fondamentali sotto la doccia, perché consentono di chiudere e aprire l’acqua senza che ogni volta si debba perdere tempo alla ricerca della temperatura ideale. Insomma, in un contesto economico come quello attuale, turbolento e a dir poco imprevedibile, risparmiare sull’acqua non sembra un vezzo, ma una necessità sempre più improrogabile.

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