Amare i cani è molto comune, ma diverso è decidere di trasformare questa passione in una professione. Decidere di diventare un allevatore cinofilo comporta con se una serie di conoscenze, competente e responsabilità che è bene conoscere. Dunque, se state pensando di informarvi su questa attività, ecco alcuni suggerimenti che fanno al caso vostro.
Come fare per diventare allevatore cinofilo
In Italia l’allevamento di cani è disciplinato dalla legge n. 349 del 1993, secondo la quale è detta cinotecnica l’attività “volta all’allevamento, alla selezione e all’addestramento delle razze canine”. La legge rimanda al rispetto delle leggi regionali e alle disposizioni dell’ENCI, l’Ente nazionale della cinofilia italiana. Per diventare un allevatore cinofilo è importante aver partecipato a corsi di formazione e aver ottenuto tutte le abilitazioni necessarie per svolgere questa professione.
Come aprire un allevamento
Per aprire un allevamento è necessario amare i cani e possedere le corrette e aggiornate nozioni di anatomia, fisiologia ed etologia del cane, oltre a rispettare le norme igienico-sanitarie all’interno degli spazi dedicati all’allevamento. Dopodiché è necessario:
- selezionare la razza che si intende allevare, informandosi su tutte le sue caratteristiche, fisiche, genetiche.
- conoscere le caratteristiche specifiche delle razze di cane di cui si occupa
- sapere quali sono gli esemplari da incrociare per rispettare gli standard della razza
- avere almeno 2 fattrici e aver fatto nascere almeno 2 cucciolate negli ultimi 5 anni
- iscrivere al Libro genealogico italiano le cucciolate
- mantenersi sempre aggiornato con i corsi predisposti dal Consiglio Direttivo ENCI
- essere in regola con i pagamenti
- non avere alcun carico pendente
- essere in grado di trasmetter vele proprie conoscenze e le proprie passioni a coloro che decideranno di acquistare uno dei cuccioli.