Mostra dedicata a Philippe Daverio a Milano, dal 10 febbraio al 20 marzo 2021

Presso la Cittadella degli Archivi a Milano potrete assistere a una mostra tutta dedicata al critico d’arte, Philippe Daverio, dal 10 febbraio al 20 marzo 2021.

L’ingresso è gratuito e vi sarà possibile accedere dal lunedì al venerdì, dalle 8:00 alle 17:00. Durante la visita dovranno essere rispettate tutte le misure anti-Covid.

L’esposizione raccoglie tutte le lettere, i documenti, gli oggetti e le curiosità sulla figura di Daverio, scomparso nel 2020. In particolare, sarà incentrata sui quattro anni in cui ha rivestito il ruolo di assessore alla Cultura del Comune di Milano, dal 1993 al 1997. Attraverso alcuni pannelli sarà possibile ripercorrere il contesto storico di quel quadriennio, che ha visto la trasformazione di Palazzo Reale, la ricostruzione del Pac e l’allestimento del nuovo teatro Strehler. 

Non mancheranno i suoi iconici papillon, ma la vera chicca della mostra sarà un video inedito girato da lui stesso durante i primi mesi del lockdown e poco prima della sua morte, avvenuta lo scorso 21 settembre.

L’organizzazione è a cura di Nicola Manna, in collaborazione con l’Assessorato alla Trasformazione Digitale e Servizi Civici e l’Università degli Studi di Milano (dipartimenti di Storia e Informatica).

Chi era Philippe Daverio

Philippe Daverio nasce in Alsazia nel 1949, quarto di sei figli, da padre italiano, Napoleone Daverio, costruttore, e da madre alsaziana, Aurelia Hauss. Dopo gli studi in collegio, dove riceve un’educazione ottocentesca, ha frequentato prima la Scuola europea di Varese. Poi, ha studiato economia e commercio, senza laurearsi (non scrive la tesi finale pur superando tutti gli esami), alla Bocconi di Milano.

Daverio stesso disse in merito alla sua scelta di non aver conseguito il titolo:  

Io non sono dottore perché non mi sono laureato. ero iscritto alla Bocconi nel 1968-1969. in quegli anni si andava all’Università per studiare e non per laurearsi. 

Nel 1975 ha aperto la galleria che portava il suo nome, Galleria Philippe Daverio, a Milano. E si occupava prevalentemente di movimenti d’avanguardia della prima metà del Novecento.  

Come gallerista ed editore ha allestito molte mostre e pubblicato una cinquantina di titoli. Dal 1993 al 1997 fece parte della giunta Formentini del comune di Milano. Qui, ricoprì l’incarico di assessore con le deleghe alla Cultura, al Tempo Libero, all’Educazione e alle Relazioni Internazionali. 

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